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A scuola di...intelligenza

Giocando a scacchi hanno imparato a stare fermi e a concentrarsi

di Alessia Merenda

Non solo studio tradizionale: sono finiti i tempi in cui andare a scuola significava soltanto ascoltare l'insegnante, scrivere, studiare ed essere interrogati. Ora anche la didattica si è rivoluzionata e coi nuovi metodi pare che i ragazzi non vogliano più perdere una sola lezione. Dopo l'iniziativa del giornalino scolastico e le varie gite, tra cui quella al Parlamento europeo, ecco che la scuola Media A. Volta di Inveruno stupisce ancora: un torneo di scacchi ed una mostra dei lavori multimediali svolti in materia ambientale sono stati i protagonisti di questi ultimi giorni di lezione. Poi il prossimo 10 giugno festa di fine anno in palestra con spettacoli e musica.

Scacco matto per Gabriele Caliò che lo scorso sabato ha vinto la 5ª edizione del Torneo di Scacchi organizzato dalla scuola Media ‘A. Volta’ di Inveruno in collaborazione coi colleghi di Corbetta. I ragazzi della scuola Media ‘Simone da Corbetta’, che negli anni precedenti hanno sempre portato a casa i risultati migliori, quest'anno hanno ceduto alle tattiche degli lnverunesi: i padroni di casa hanno infatti dominato tutto il torneo e si sono aggiudicati l'intero podio. Sul gradino più alto Gabriele Caliò della 2B, al secondo posto Andrea Lenti di 3C, al terzo Paolo Baraterio della 3B. Daniele Cerri della 2E di Corbetta ha però tenuto alto il nome della sua squadra, guadagnandosi il quarto posto. Ecco i nomi degli altri finalisti che si sono scontrati la scorsa mattinata. Per la scuola di lnveruno: 2B — Pasquale De Maria, Matteo Miriani; 3B - Massimo Crespi, Marco Torpia, Matteo Gornati; 3C — Emanuele Forlani, Matteo D'Aversa, Matteo Caprarulo, Mohammed Berroua. Per la scuola di Corbetta: 1C — Riccardo Gemma, Hajaji Monir; lE — Pietro Grittini, Stefano Cucchetti: 2E — Fabio Cassani; 2F —Matteo Oldani, Michele Lardani, Davide Castoldi, Ivano Tiburzi, Michele Seminara, Stefano Principe. La preside Enrica Castiglioni ha premiato tutti i partecipanti con delle medagliette ricordo, mentre ad ogni scuola è stata consegnata una coppa in ricordo di questa bella esperienza. Una gara interamente al maschile, visto che nessuna ragazza è riuscita a qualificarsi: “Il torneo era rivolto a tutte le classi del tempo prolungato — racconta Livio De Vecchi, insegnante di educazione fisica ad Inveruno ed organizzatore della sfida insieme ai colleghi corbettesi Luigi Iammacurta, insegnante di lettere, e Paolo Brambilla, insegnante di educazione fisica — Durante le ore di compresenza abbiamo pensato di insegnare ai ragazzi questo ‘sport mentale’, quindi abbiamo selezionato i migliori e abbiamo organizzato questo torneo”. Basta con le solite attività, calcio e pallavolo: spazio anche a chi preferisce i giochi ‘da tavola’, in cui non serve essere veloci e scattanti, ma furbi ed attenti: “Riteniamo che il gioco degli scacchi — continua Livio De Vecchi - aiuti molto la concentrazione e l'autocontrollo. Durante la partita è necessaria una buona dose di logica e molto impegno, il tutto guarnito da una sana competitività”.

Pubblicato da il giornale dell'altomilanese sabato 3 giugno 2000.